ANCHE LE MIE ANSIE HANNO L’ANSIA

Laboratorio condotto dalla Dott.ssa Raffaella Donnini e dalla Dott.ssa Nicoletta Remiddi

L’ansia è sempre un vuoto che si genera tra il modo in cui le cose sono e il modo in cui pensiamo dovrebbero essere;
è qualcosa che si colloca tra il reale e l’irreale. Bechk 

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L’ansia è un MECCANISMO DIFENSIVO POTENTE ED ESTREMAMENTE UTILE, è un campanello d’allarme che attiva l’organismo di fronte a situazioni percepite come pericolose, preparandolo all’attacco o alla fuga.

Quando ci si trova a dover affrontare una situazione nuova che non si conosce, è del tutto normale provare un po’ d’ansia e questo ci rende maggiormente reattivi ed in grado di rispondere in modo più efficace ai nuovi compiti e al nuovo ambiente che dobbiamo ancora imparare a conoscere ed a padroneggiare.
La risposta ansiosa può però diventare un problema nel momento in cui raggiunge livelli di attivazione troppo alti. 
L’organismo, in questo caso, rimanendo in uno stato duraturo di attivazione e tensione, causato dall’eccessivo rilascio di adrenalina, potrebbe innescare tutta una serie di comportamenti e di strategie disfunzionali che, a loro volta, non consentirebbero di affrontare adeguatamente la situazione.

Definire a priori la vasta gamma di situazioni favorevoli per l’attivazione di uno stato ansioso è impossibile, in quanto ciò che lo determina non dipende esclusivamente dall’evento in sé, ma anche e soprattutto dalla LETTURA SOGGETTIVA che ciascun individuo fa di quell’evento o situazione.
Non è detto che ciò che genera ansia in un soggetto debba avere lo stesso impatto su un altro individuo.

Partendo proprio dall’unicità dell’individuo e dalla sua esperienza personale, obiettivo del laboratorio creativo è quello di permettere ai partecipanti di trovare alcune strategie funzionali che consentano loro di gestire lo stato ansioso in rapporto ad un particolare evento o situazione, mantenendolo ad un livello di attivazione ottimale.

Attraverso l’utilizzo di tecniche creative e corporee ci si propone di fornire ai partecipanti piccoli strumenti che permettano loro di iniziare a prendersi cura del loro disagio all’interno di uno spazio protetto.