Regala un Sorriso e diffondi il Buonumore
Come ogni anno, il primo venerdì di ottobre è dedicato al “World Smile day”, la giornata mondiale del sorriso, istituita per la prima volta nel 1999 da Harvey Ball, il papà del sorriso più famoso del mondo, lo smile, la faccina sorridente ideata nel 1963 e diventata oggi una delle più celebri emoticon utilizzate per scambiarsi messaggi istantanei o e-mail.
LA STORIA E LE ORIGINI: lo smile non ha razza, religione o partito politico.
Il semplice disegno di Ball, con due puntini a forma di occhi su un fondo giallo, non aveva alcun particolare significato, non veicolava alcun messaggio politico o religioso, né chiedeva di comprare qualcosa. Era solo un simbolo di ottimismo e generosità, contagioso e comunicativo come un vero sorriso. Ball disegnò lo Smile a seguito della fusione della sua compagnia assicurativa di Worcester, con un’altra, che aveva provocato un calo del morale dei suoi dipendenti. In poco tempo, creò una faccia sorridente da apporre su tutte le scrivanie e stampata su alcuni poster da appendere al muro; lo scopo era dunque quello di accrescere il morale dei lavoratori Non chiese mai la registrazione del marchio né i diritti d’autore. La sua creazione assunse presto una sua identità, riscuotendo un enorme successo in tutto il mondo. Dapprima usato come simbolo della musica acid house, nata in America negli anni Ottanta, poi in campagne pubblicitarie per vendere oggetti di bigiotteria, tazze, t-shirt e altri oggetti decorati con la frase “Have a good day”; infine è comparso su un francobollo nel 1999.
Lo Smile è poi approdato al web. I primi naviganti di internet hanno riprodotto lo smile sotto forma di punteggiatura 🙂 per indicare un sorriso. Oggi, questi segni sono stati sostituiti dall’immagine di uno Smile di cui esistono molte varianti, per indicare i nostri diversi stati d’animo. Ball era naturalmente orgoglioso dell’inatteso successo della sua creazione, pur non avendo mai chiesto la registrazione del marchio con la sua immagine: «Mai, nella storia dell’uomo, un’idea così semplice e positiva ha raggiunto tante persone», diceva.
PERCHE’ L’IDEA DI BALL E’ ARRIVATA IN MODO COSI’ POTENTE ALLA GENTE?
Il sorriso è uno dei primi segnali di comunicazione utilizzati dall’uomo. Sappiamo che fin dai primi giorni di vita i bambini riescono a sorridere quando stimolati, come se avessero un dipositivo innato che gli consentisse di farlo.
È osservando i bambini che è stato evidenziato come le loro risate sono la risultante di una intensa attività di inventiva e di creatività, utile per lo sviluppo evolutivo. I bambini sono predisposti a ridere e attraverso la risata sarebbero in grado di liberare un’energia utile a favorire lo sviluppo delle proprie potenzialità e l’ampliamento dei loro confini personologici.
LA RISATA, DUNQUE, LIBERA ENERGIA NUOVA.
Da adulti, attraverso la risata e la sua energia potremmo ripristinare quelle condizioni necessarie ad essere creativi, elastici, aperti al cambiamento. Pensiamoci bene: spesso, in una situazione di tensione emotiva, una risata ci permette di scaricare una tensione accumulata e ristabilire un equilibrio psicologico necessario per vivere in armonia con noi stessi e con gli altri. Lo smile di Ball potrebbe essere un modo per ricordarci che porci con un atteggiamento diverso verso le cose, probabilmente non le cambia, ma ci aiuta ad affrontarle da una nuova prospettiva, ci ricorda di prendere le giuste distanze da una situazione per poterla osservare nella sua interezza e scoprire che esistono altri modi di poterla gestire.
QUALI SONO I BENEFICI DEL SORRISO?
Senza entrare troppo nel dettaglio degli studi condotti a riguardo, elenco alcuni dei benefici annoverati dalla scienza come provenienti dal sorridere (o ridere):
-
Ci rende più CREATIVI e capaci di trovare soluzioni a problemi della vita quotidiana e più produttivi a lavoro nella ricerca di strategie di problem solving. Secondo Barbara Fredrickson, psicologa e ricercatrice dell’Università del North Carolina che da tempo studia gli effetti del buonumore sul cervello, praticare il sorriso e la felicità accresce l’attenzione visiva e facilita la raccolta di informazioni su ciò che ci circonda, rendendoci poi capaci di utilizzare le informazioni raccolte nella ricerca di soluzioni a problemi.
-
Affrontare la vita con un sorriso e quindi con umorismo, è un’ottima PALESTRA PER IL CERVELLO nella regolazione dell’umore e dello stress.
-
Rafforza il SISTEMA IMMUNITARIO e quindi la salute. Una sorta di “medicina naturale”. Quando sorridiamo, anche se non spontaneamente, il cervello libera sostanze capaci di renderci più contenti. Il movimento di determinati muscoli del viso, infatti, permette di liberare le cosiddette endorfine, ormoni che hanno un legame con il benessere, con la riduzione del dolore e con il piacere. Inoltre sorridere aiuta a ridurre la pressione sanguigna e rallentare il battito cardiaco e ci espone meno al rischio di ictus o infarti.
-
Il sorriso (e la risata) possono essere utilizzati anche nella RIABILITAZIONE. La terapia del sorriso più consolidata è quella degli ospedali infantili, come raccontato nel celebre film “Patch Adams” con l’attore Robin Williams. Inoltre, dai reparti pediatrici, la terapia del sorriso si è estesa alle case di riposo per anziani, ai centri di riabilitazione, agli orfanotrofi ed ai centri di accoglienza.
-
Il sorriso, inoltre, ha EFFETTI POSITIVI sulle persone che ci circondano. Uno studio dell’Università di Harvard ha dimostrato che quando qualcuno è contento, la gente vicina ha il 25% in più di possibilità di sentirsi allegra. Uno studio del 2001, pubblicato sul Journal of Economic Psychology, ha dimostrato che le persone sono un 10% in più propense a fidarsi di una persona che sorride. Il sorriso favorisce dunque le relazioni sociali perchè stimola la fiducia e l’ottimismo.
REGALA UN SORRISO. Nel 2001, in memoria di Harvey Ball e della sua invenzione, nasce la World Smile Foundation. Come riportato sul sito della fondazione:
“Harvey Ball credeva che ciascuno avesse le potenzialità per fare una positiva differenza in questo mondo e visse in accordo alla sua credenza. Pensava che ogni sforzo per migliorare il mondo, non importa quanto piccolo, valesse la pena di essere compiuto.
E capì il potere di un sorriso e di un atto gentile”.
Oggi, in sua memoria, proviamo a fare un gesto di gentilezza, regalare un sorriso.
Che sia una telefonata, un messaggio, un gesto inaspettato, impegniamoci a regalare un sorriso a qualcuno e poi chiediamogli di “passare parola”, facendo a sua volta lo stesso con qualcun altro. Mettiamo in moto questo circolo virtuoso, farà star meglio gli altri e noi stessi.
Non resta altro che augurare buon sorriso a tutti!
Articolo a cura della dott.ssa Sonia Pignataro