Cosa vuol dire essere sex positive
“Don’t ask, don’t tell”. Non chiedere, non dire.
Va bene, oramai da molto tempo, parlare di sessualità convenzionale, perché, rientrando nei confini socialmente e moralmente accettati, è stata riconosciuta e normalizzata. Non va bene invece parlarne troppo se la sua espressione non è convenzionale e si discosta dalla norma. In questo caso è preferibile che venga vissuta e discussa nel privato, senza che si sappia in giro.
Da una parte quindi c’è la sessualità stereotipata e binaria, quella accettata se vissuta all’interno di una relazione eterosessuale, dopo il matrimonio e con la finalità della procreazione, dall’altra la sessualità giudicata trasgressiva, che viene vissuta di nascosto perché diversa. Il timore del diverso, seppur nelle sue mille sfumature e in modo molto differenziato in ognuno di noi, è uno stigma radicato che si ripercuote, direttamente o indirettamente, su tutte quelle persone considerate “non uguali”, invalidandone l’identità o alcuni aspetti di essa e facilitando l’insorgere di atteggiamenti, pensieri ed emozioni negative.
In questo contesto nasce L’ORIENTAMENTO SEX POSITIVE, un concetto dalle radici lontane che recentemente, in quanto al centro del dibattito sui diritti sessuali riconosciuti come diritti umani fondamenali ed universali, si è ampliato in relazione al percorso svolto sulla salute sessuale, definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “Uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale legato alla sessualità; non riducibile all’assenza di malattia, disfunzione o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizioni, discriminazioni e violenza. Per far sì che la salute sessuale venga raggiunta e mantenuta, i diritti sessuali di ognuno devono essere rispettati, protetti e soddisfatti”.
Muovendo dall’assunto che il sesso non è un tabù ma una parte sana della vita che dovrebbe essere goduta, l’orientamento sex positive nasce dalla necessità di accettare e valorizzare la sessualità senza sensi di colpa, vergogna o dolore e di sviluppare ed esprimere atteggiamenti positivi che, in assenza di giudizio, aprono le porte al desiderio di conoscenza. Una visione positiva della sessualità che sottolinea l’importanza del rispetto verso gli altri, consolida la consapevolezza che la sessualità e il piacere ad essa collegato sono vissuti ed esperiti in maniera differente da ciascuno e ribadisce che nessuna preferenza è migliore rispetto ad un’altra.
Il sesso non è qualcosa da “fare nel modo giusto”, ma il modo migliore per entrare in contatto con il piacere e l’intimità, da soli o con gli altri. Essere sex positive NON non significa necessariamente essere sessualmente attivi, né significa fare tanto sesso o essere disinibiti e audaci al punto da praticare tutti i tipi di sesso. Essere liberi sessualmente vuol dire praticare il tipo di sesso che piace di più esplorando i propri limiti e seguendo le proprie regole.
Riconoscere e accettare quindi la libertà di scelta e di espressione dell’altro quando questa viene agita in risposta a decisioni sessuali prese tra adulti consenzienti che seguono le proprie inclinazioni, senza mai forzare la mano. Il sesso deve essere consensuale e sicuro. SEMPRE E COMUNQUE.
Essere sex positive significa:
- Reincludere nella sessualità la dimensione del piacere, che va condiviso e non giudicato;
- Essere aperti ad apprendere, a conoscere e a parlare di più sul sesso e sull’attività sessuale;
- Cercare di comprendere il proprio corpo e sentirsi a proprio agio con la sessualità e con la propria identità sessuale, con i suoi significati sottesi ed il legame con la dimensione relazionale;
- Sentirsi a proprio agio con i comportamenti sessuali, gli orientamenti sessuali e gli stili di vita altrui, senza giudicarli moralmente, ma semplicemente vivendoli come diversi dai propri;
- Cercare di comprendere il corpo del partner e tutti gli aspetti fisici, emotivi e psicologici legati all’intimità;
- Conoscere e comprendere l’importanza del sesso sicuro (sia nell’accezione medico/clinica che in quella emotiva/psicologica) sia per sè stessi che per il partner;
Essere sex positive espone ad un doppio standard, da una parte il giudizio che rivolgiamo a noi stessi, dall’altro quello che rivolgiamo all’esterno, per cui va bene/mi piace se lo fanno gli altri, ma non va bene/non mi piace se lo faccio io. E viceversa. Essere positivi al sesso prevede in primis la conoscenza e la comprensione della propria sessualità e del piacere sessuale, per poi estenderla, succesivamente, anche all’esterno. Cosa non sempre facile, proprio in virtù del bagaglio e della storia personale di ciascuno, che può differire rispetto a molti paramentri: l’educazione ricevuta; i valori culturali, sociali e religiosi di appartenenza; le esperienze personali pregresse, soprattutto se traumatiche e legate ad emozioni negative.
Il concetto di sex positive pone un legame inscindibile fra salute sessuale, diritti e piacere, con l’obiettivo di creare e promuovere educazione e con la consapevolezza che il modo di intendere il piacere sessuale è diverso per ognuno. Questa visione della sessualità facilita la possibilità di rivolgersi a professionisti specializzati, aumenta la sensibilità nel supportare i partner ed allontana da stereotipi troppo rigidi sul genere e sulla sessualità.
Articolo a cura della Dott.ssa Nicoletta Remiddi