Crisi di coppia

Le coppie continuano ad essere uno degli argomenti più affascinanti che conosciamo. Non è un caso che molti programmi tv si basino sullo “spiare” le dinamiche di coppia e le loro crisi, che i film che tanto ci piacciono narrino struggenti storie d’amore, che i grandi poeti di tutti i tempi parlino di questo sentimento, rappresentato dagli artisti, messo in musica e cantato in ogni epoca, elogiato come il più dolce dei nettari e allo stesso tempo ripudiato come la peggiore delle sventure.

La coppia resta un territorio così affascinante perché pieno di sfaccettature, mille e più declinazioni possibili nel vivere quel sentimento che tutti riconosciamo come universale, sempre lo stesso ma sempre diverso anche nello snocciolarsi della vita personale di ognuno di noi.

Quando ci innamoriamo, ce lo dice la scienza, è questione di chimica. Produciamo degli ormoni in diverse fasi dell’innamoramento e del consolidamento della relazione successivamente. L’odore del partner sembra avere un ruolo fondamentale nel definire la nostra attrazione. Inoltre, dobbiamo considerare le esperienze che ciascuno di noi ha sul tema. Quando ci innamoriamo, come per qualsiasi altro sentimento, attingiamo alle nostre esperienze più antiche infantili. Tra le braccia dei nostri genitori, e ancor prima quando loro ci attendono, la nostra personcina impara cosa sia l’amore e come si manifesti in quel determinato contesto familiare. images (3)Impareremo che l’amore può essere rispetto, sostegno, accettazione, e come ognuno di questi aspetti si manifesti con dei comportamenti specifici (vale anche per quei contesti dove purtroppo l’amore viene trasmesso in maniera meno positiva). Nella relazione con l’adulto, da bambini, creiamo l’immagine di noi stessi come degna o meno di amore ed interiorizziamo la relazione con i nostri adulti significativi, facendocene una rappresentazione mediata dai nostri sentimenti e stati d’animo. Quando siamo adulti e sperimentiamo la dimensione dell’essere in coppia le rappresentazioni dell’amore e della relazione riemergono, sebbene si possano rielaborare attraverso le esperienze e nel contesto terapeutico. Ci innamoriamo, creiamo una relazione stabile, decidiamo se convivere o meno, sposarci o meno, avere dei figli o restare in due. Ogni coppia costruisce il proprio singolare equilibrio poiché è nella relazione di coppia che ristabiliamo un attaccamento similare a quello provato durante l’infanzia: l’altro diventa il nostro porto sicuro, il luogo in cui troviamo rifugio e conforto, che ci trasmette stabilità mentre la nostra persona continua a crescere ed evolvere. L’altro risponde a così tante dimensioni che è facile comprendere come ogni coppia instauri un proprio particolare manuale d’uso, la propria dinamica relazionale e comunicativa speciale.  download (3)Ad un certo punto, però, può sopraggiungere una crisi. Cosa è accaduto a quei due che sembravano tanto innamorati? Cosa si è perso nel percorso lungo il tempo? Quand’è che la fascinazione e l’ammirazione, il piacere, si sono trasformati in insofferenza o addirittura odio senza che neanche ce ne accorgessimo?

Quando si decide di sposarsi, o di convivere, sappiamo che ci si immagina costruire un futuro insieme, ma cosa accade per quelle coppie che affrontano una crisi o arrivano a separarsi?

I fattori che possono portare una coppia ad affrontare una crisi sono molteplici, poiché gli aspetti della coppia sono anch’essi sfaccettati.

Il tempo: il tempo è da intendersi come risorsa preziosa per la coppia che ha bisogno di cura tanto quanto qualsiasi altro rapporto interpersonale. tempo coppiaIl tempo per parlarsi, nutrirsi affettivamente reciprocamente, non può essere lasciato al caso. Il tempo per la coppia può essere messo in secondo piano, tra le incombenze pratiche di tutti i giorni, il lavoro, le bollette, i figli se ci sono, tanto da creare una distanza via via sempre più ampia in cui la comunicazione viene meno. Il tempo è anche il tempo della coppia: con il passare degli anni si cambia, si cresce, evolvono gli obiettivi personali e non è così scontato che coincidano con il patto di coppia iniziale e con le prospettive del partner.

Il sesso: il sesso rende la coppia diversa da ogni altro tipo di relazione. La condivisione dell’intimità, sebbene non sufficiente, è un requisito fondante la relazione a due. Attraverso il sesso si rinsalda l’alleanza con l’altro, ci si continua a conoscere ed esplorare, ci si abbandona senza difese e si dona e riceve piacere. Il sesso può essere un elemento di crisi laddove non soddisfi più i partner, magari le esigenze sono cambiate in modo diverso, l’intimità si dirada o semplicemente diventa difficile comunicare attraverso il canale fisico, importante tanto quanto quello emotivo

figlioInfertilità o arrivo dei figli: i figli sono un grande terremoto per l’equilibrio di coppia. Quando non arrivano i partner si trovano a gestire dei forti sentimenti di malessere e lutto rispetto alla progettualità familiare. Le decisioni sulle possibili strade da percorrere per avere un figlio o l’elaborazione del dolore per non poterne avere, possono giocarsi in maniera totalmente diversa per ciascuno dei partner. Il dolore può lacerare intimamente e creare delle fratture nella relazione molto delicate. Quando invece i figli arrivano, sebbene desiderati e programmati, portano comunque una rielaborazione dell’equilibrio della diade, con spostamento di investimento emotivo, temporale e di priorità…la coppia può avere nettamente la sensazione di aver incontrato uno tsunami di gioia, nuove sfide, riorganizzazione e preoccupazioni: niente sarà più uguale.

ominiRitrovarsi come coppia dopo i figli: quando i figli se ne vanno dopo tanti anni ci si ritrova di nuovo ad essere in due, cambiati, cresciuti, diversi. Se negli anni non si è prestata particolare attenzione a mantenere la dimensione della coppia oltre a quella della genitorialità si può avere la sensazione di essersi persi, di essere diventati quasi degli sconosciuti.

La crisi della coppia in tutti i casi, sebbene ognuno in modo peculiare e speciale, si configura come una rottura del canale comunicativo tra i due, ed è proprio su questo aspetto che il percorso psicologico di coppia lavora, cercando di creare nuovamente la possibilità di comunicare apertamente, conoscersi e riconoscersi nell’altro, gestendo le distanze che si sono create, andando a regolare le dispute ed i litigi che si creano abbassando i toni della conflittualità, sia che la scelta della coppia sia quella di risanare lo strappo, che quella di prendere ognuno la sua strada. In quest’ultimo caso, infatti, si lavora sul senso della perdita, sulla costruzione di un rapporto residuo, laddove desiderato, e soprattutto sul mantenimento della dimensione genitoriale che non può essere scissa sebbene la coppia lo sia.

Articolo a cura della Dott.ssa Anastasia Zottino

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