Una Strategia motivazionale: la Token Economy

Una delle costanti osservata nel lavoro con bambini con un Disturbo Specifico dell’Apprendimento è il gran senso di fatica che si prova al momento dello studio. La reazione più comunemente osservata è quella evitante: il bambino non riesce a stare fermo sulla sedia, le penne cadono, ha fame, sete, deve andare in bagno, non trova il libro, i compiti non sono per domani e potrei continuare a fare un lungo elenco. Altri bambini assumono un atteggiamento oppositivo: si rifiutano di prendere lo zaino, di aprire i quaderni, sono distratti da qualsiasi forma di altro stimolo presente nel loro raggio d’azione, non guardano negli occhi mentre gli si spiega cosa fare, riportano frasi tipo: “io non lo faccio”, “se vuoi fallo tu”, “la maestra ha detto che non dobbiamo farlo tutto”. Ovviamente ci sono anche bambini che assumono un atteggiamento positivo e cercano di fare il possibile per compensare i loro punti deboli. In questi casi, la difficoltà di apprendimento è già di per sé una leva motivazionale per imparare a fare meglio. Negli altri due casi, il più delle volte, dietro una simile reazione, si nasconde un forte disagio emotivo e senso di impotenza. Quanti di voi sarebbero disposti per giorni, mesi o anni a ritentare di fare un lavoro che proprio non riesce bene? A sperimentare la frustrazione legata al continuo fallimento? A tollerare i rimproveri di un capo che ci fa sentire inadeguati e incompetenti? Sareste motivati a continuare a provarci?

È proprio così che un bambino con Dsa si sente ogni giorno quando fallisce, quando lo rimproveriamo di non prestare abbastanza attenzione, quando continuiamo a ripetergli che “non è possibile non ricordi più nulla, lo abbiamo ripetuto dieci volte!” oppure “sono difronte a te, dove sei con la testa?”.

Una situazione di questo tipo mina la motivazione che il bambino ripone nello studio e porta spesso ad una reazione di chiusura, passività, rassegnazione di fallimento rispetto al compito.

Uno strumento che si è dimostrato molto utile per motivare allo studio i bambini con Dsa è la Token Economy. Alla lettera significa “economia a gettoni”. Si tratta infatti di un sistema a gettoni utilizzabile in diversi contesti e volto a incrementare l’adozione di comportamenti adeguati. La tecnica è di semplice utilizzo: un gettone viene consegnato al bambino dopo l’emissione di un determinato comportamento e l’accumulo di un insieme di gettoni permetterà di accedere ad un rinforzo.

Per prima cosa, dunque, è importante scegliere un rinforzo insieme al bambino (un premio come uscire, andare al cinema, scegliere il suo piatto preferito per cena, andare a dormire da un compagno di scuola), dopodiché spieghiamo al bambino, in maniera chiara, come riuscirà ad accedere a quel rinforzo e cioè qual è il comportamento che gli consentirà di ottenere un punto alla volta (es. rispettare l’ora dell’inizio dei compiti tutti i giorni, rimanere concentrato per 10-15 minuti, eseguire gli esercizi di potenziamento etc). Infine rinforziamo il bambino ogni volta che metterà in atto il comportamento desiderato. Stabilendo regole e rinforzi diversi la stessa strategia può essere utilizzata anche in classe per poter ad esempio incrementare i livelli attentivi, favorire il lavoro autonomo, custodire il materiale scolastico. Le regole vanno ovviamente calibrate sulle reali possibilità e risorse del bambino, senza chiedere né troppo, né troppo poco. Nel primo caso infatti il bambino potrebbe continuare a sperimentare senso d’impotenza difronte al compito richiesto, nel secondo caso, non aiuteremo il bambino a migliorare.

Come si costruisce la TOKEN ECONOMY?

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La token economy può essere costruita come un semplice foglio a caselle (a numero variabile) da barrare con una “X” o un cerchietto “O” al raggiungimento di ciascun punto e con una casella finale più grande su cui scrivere quale sarà il premio da ottenere. Il numero di caselle dipenderà dal premio finale scelto. Nel caso di un premio importante (es. un tablet, un cellulare etc) il numero di caselle da completare potrà essere superiore, eventualmente inframezzato da “caselle ponte” che permetteranno di ottenere premi intermedi più piccoli, per evitare che la motivazione cali al passare del tempo per poter accedere al rinforzo.

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In altri casi, soprattutto se i bambini sono più piccoli, la token può essere costruita su una base a caselle plastificata (o qualsiasi altra superficie resistente) su cui poter attaccare gettoni mediante il velcro. I gettoni possono essere costituiti da personaggi dei cartoni animati preferiti dal bambino, lettere che compongono il suo nome, vagoni che completano un trenino, smile, cuori etc e sulla casella finale, rappresentante il premio, è possibile attaccare una foto cartacea del rinforzo da ottenere o semplicemente un foglio con su scritto ciò che il bambino ha scelto.

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Esistono numerosi altri modi mediante cui poter creare questo sistema di rinforzamento, per semplicità vi ho riportato quelli che uso più frequentemente nel lavoro individuale con questi bambini.

Psicologhe In Rete offre la possibilità, a chi interessato, di ricevere gratuitamente un file come base da poter stampare e utilizzare. Richiederlo è semplice:

 

Articolo a cura della Dott.ssa Sonia Pignataro

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